mercoledì 4 novembre 2009

Newclear Waves / Opus Finis 7" split (Mannequin)

(Vom) Negli anfratti cupo-sperimentali, quelli in cui è sempre in auge la fascinazione per le raffigurazioni tardo medioevali o postnucleari così come per lo straight edge marziale delle grandi tirannie, il synth non manca mai di riscuotere successo. Onde sonore così quadrate da sembrare cubiche, voci stentoree, perlopiù filtrate e lasciate correre attraverso in microfono in maniera declamatoria, un annuncio funebre alla nazione che ondeggia sotto al palco. L’Europa, per motivi più che ovvi, negli anni 80 ha generato orde di post-punk cibernetici che si trastullavano con la morte e con i transistors. Come in ogni ambito c’è chi ha lasciato tracce meravigliose della sua esistenza come i tedeschi Der Plan, e chi ha seguito la new-onda. Ormai però l’onda rischia di apparire decrepita, anche a causa dell'invasione di formazioni che si limitano ad eseguire un compito pedissequo. Il progetto ro(bot)mano Newclear Waves non è certo sgradevole, ma nulla aggiunge e soprattutto nulla lascia, pur dopo ripetuti ascolti. Un po’ più dinamici invece gli americani Opus Finis, che hanno dalla loro un piglio più Suicide. Risparmiate i soldi per qualche uscita più succosa.


Contatti:

http://www.myspace.com/newclearwaves

http://www.myspace.com/opusfinis