lunedì 23 febbraio 2009

THEE PIATCIONS - Fireworks generation - 7" (Suiteside / Go Down Rec.)

(Vom) Se come me non ne potete più del solito manipolo di band ultra presenzialiste, i Thee Piatcions giungono in nostro aiuto e rappresentano un salutare ricambio nel panorama garage-punk italiano. Un singolo come questo “Fireworks generation” non avrebbe sfigurato di fianco ad alcuni dischi d’inaudita bellezza che negli anni 80 uscivano a fiotti anche in ambito garage. All’epoca tornavo a casa da scuola e accompagnavo la mia merenda con dischi di Chesterfield Kings o Seeds, ed al primo ascolto di queste 3 canzoni mi è tornato in mente il sapore della Girella e l’odore della fanzine Lost Trails. Per me è un ottimo segno.

Questo giovanissimo quartetto di Ossola, vicino a Milano, riprende in mano quella materia selvatica e ce la sbatte sul piatto ancora bollente. Il lato A è un turbinio di esaltazione danzereccia, che farà la gioia di chi ancora si emoziona con il party sound a la Fleshtones. I Piatcions infatti, nella prima metà di questo singolo, partono in quinta con “Mary, Mary”, un up-tempo gioioso, in perfetto stile Unclaimed: organo in evidenza, sezione ritmica sinuosa e un ottimo cantato fedele ai canoni del genere. Il riempipista è la seguente “Fireworks generation”, spudorata come la “Riot on Sunset Strip” di standelliana memoria. Il lato B invece è molto più incline a divagazioni drogate, tipiche della scena texana degli anni 60. Che sia un blues (magoos) è il titolo stesso a svelarcelo, ma è l’incedere indolente e l’atmosfera dilatata che spezza a metà la canzone a renderlo forse il brano più interessante del 7”. Con questo piccolo disco i Thee Piatcions hanno saggiamente sfoderato un armamentario vario e poderoso. Non resta che attendere le future uscite.

Nota di merito per i suoni impeccabili, merito degli inossidabili Mojomatt e Nene dell'Outside Inside Studio.


Contatti:

http://www.myspace.com/theepiatcions

http://www.suiteside.com/

http://www.myspace.com/outsideinsidestudio

http://www.godownrecords.com/

lunedì 9 febbraio 2009

BLADE OF THE RIPPER - Taste The Blade - CD (Chorus Of One - Scarey Records)

blaoftheripper

(Vom) In giorni di attentati nei confronti della Costituzione e latrati nauseabondi che si levano da quella fogna di nazione denominata Vaticano, alcuni segnali ultraterreni fanno sperare: anche negli inferi iniziano ad averne le palle piene.

A Torino una banda di indomiti ha violato la sacralità di un edificio di culto - eretto in onore di “Gesù operaio” (Sic!) – scagliandogli contro una purificatrice bomba carta; in provincia di Savona un fulmine ha colpito il campanile di una chiesa, causando la caduta della cuspide che, con gran fragore, ha sfondato il tetto della adiacente caserma dei Carabinieri; il secondo disco degli americani Blade Of The Steel è stato recapitato a casa mia da un losco figuro, dipendente delle Poste.

Si autodefiniscono “Kings of Satanic Whiskey fueled '80's Thrash Metal Punk” ed è impossibile contraddirli. “Taste the blade” è uno dei migliori album black metal/thrash dell’ultimo decennio, senza dubbio diplomatosi nella stessa vecchia scuola in cui Kronos, Quorthon e Araya erano maestri di blasfemia e cinismo.

Comandati da Adam Neal, personaggio noto della Confederacy Of Scum - già con Hookers, Nashville Pussy, Brothers Of Conquest -, questi ragazzacci irsuti e rissosi ci sbattono sul muso trenta minuti totalmente devoti al Signore Cornuto del rock primordiale. Virulenti ma attenti alla melodia, anche nell'assolo, sempre contenuto e ben cogitato. Una potenza che contagia e induce al buon umore, in maniera non dissimile da quanto fatto dagli Evil Army con il 7" “Conquer Human Life” e i Midnight. Il punk non ne può più del punk e di Dio, partorendo così un disco hardcore che è più hardcore di tanto hardcore.

Ogni singolo brano è una storia a sé: “Black Wizard Spell” è costellato da cori di bucanieri running wilders, mentre “Revenge” è un velocissimo 2/4 con linee vocali paradossalmente simili a certi inni youth crew.

Come se non bastasse omaggiano il nostrano Romano Scavolini, con una canzone intitolata "Nightmare in a damaged brain", film del 1981, insano e pluricensurato.

Taste the blade” è uscito dalle nostre parti grazie alle italiane Chorus Of One e Scarey Records, che presto rilasceranno anche lo split con Bible Of The Devil.

Chi non compra è figlio di Gesù

adam

mercoledì 4 febbraio 2009

GONZALES - Checkmate - CD (Chorus Of One)

gonzales

(Vom) Il sottobosco fumoso, popolato da esseri rivestiti di jeans e cuoio, attendeva con trepidazione il ritorno degli italiani Gonzales. Le luci dei riflettori puntati sull'hard-rock scandinavo si sono affievolite ed è questo il momento in cui i nostri devono scagliare un deciso affondo nel ventre di questo genere troppo snobbato dalla spocchiosa scena underground. Il primo album uscito 2005, "Hell Drive", mi aveva fortemente inebriato, mentre il 7” split con gli I Deny era stato una mezza delusione per via di una batteria non abbastanza incisiva e precisa.
Checkmate”, invece, uscito alla fine del 2008, ridisegna le coordinate del loro suono, ora più fiorito e con pantaloni sempre più a zampa. Il "vero" cuore dell’album inizia a battere con la bellissima “Kiss the sky”, e da lì in poi i groove ti afferrano con calda violenza. E’ un tripudio di chitarre ora veramente e sinceramente rock, un basso ed una batteria grasse, finalmente registrate con la potenza che meritano. “Heaven gone wrong” è uno degli apici di questo disco, emozionante maelstrom di tamburelli, riff capricornuti, cori d’arena ed un cantato sempre impeccabile. Le tracce che preferisco sono quelle meno up-tempo – anche se la cover di “Ring Of Fire” dal vivo dev’essere piuttosto bollente – ma l’intero “Checkmate” cresce ad ogni ascolto. E non sarebbe potuto essere altrimenti, tenendo conto del grande amore che i quattro ragazzi veneti nutrono per il rock più sanguigno.
I fans dei Thin Lizzy, tanto quanto quelli dei Misfits - ascoltate i cori di “Fiesta” e capirete -, sono pregati di concedersi mezz'ora di sauna hard-rock in compagnia dei Gonzales.


Contatti:
http://www.myspace.com/theGonzales

http://www.myspace.com/chorusofonerecords