(Vom) La fiorentina Matzugoru Recordz ormai si è guadagnata una posizione di riguardo nel panorama hard punk, soprattutto grazie a succose uscite quali Carlos Dunga, L.E.A.R.N., Coloss, Taste The Floor ed ora questi Alfatec. In giro dal 2004 e mai nessuno che mi abbia detto “Oh, sfigato, ascoltati ‘sti Alfatec, invece di perdere tempo con la vagonata di merda che ti arriva da recensire!”. E allora daje con la prima traccia, che chiarisce subito il concetto, nel caso foste lenti di comprendonio. Hardcore che spazia dall’andante con brio al moderato e poi al veloce fortissimo. Sulla scia di alcuni loro colleghi d’etichetta si distinguono dal canonico accaccì grazie ad arroganti chitarre di pietra, memori di quel gruppo LA’ il cui cantante ha basette e baffi foltissimi e voce assai roca. Tommaso, the voice, sbraita come si deve la sua rabbia contro la montagna di immondizia che ci sovrasta, dando però spazio anche ad urla più personali, come quelle contenute in “Memorandum”, un pro memoria che incita alla coerenza. “Brainphobia” è nell’insieme un buon disco, anche se le singole canzoni non contengono stacchi, accordi o sequenze di parole che lascino a bocca aperta. Il consiglio che mi sento di dare è di abbandonare l’inglese, qui utilizzato in maniera eccessivamente amatoriale, con frasi che talvolta suonano ingenue, se non addirittura sbagliate grammaticalmente. Non è un caso che il meglio arrivi con la sesta traccia in italiano, “Bravo cittadino”, un bel grasso ‘fanculo all’amministrazione comunale di Firenze ed in particolare all’ex assessore alla sicurezza Graziano Cioni, l’anti-lavavetri inquisito per corruzione.
Fossi in voi comprerei il 7” e li andrei a vedere dal vivo. Da segnalare la poderosa cordata che ha permesso l’uscita del vinile: scoprite i nomi andando sul sito degli Alfatec. Daje!
Contatti:
http://www.myspace.com/alfatec
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