L’iniziale “Let’s take a trip” setta fin da subito la velocità di crociera su battiti che ricordano molto più il live del 1979 degli Heartbreakers che il “Loco live” dei finti fratellini. Rock’n’roll e riff caldi come un bel paio di cosce, o, se preferite, proto-punk di quello che ci è stato tramandato dalle Bambole di New York. Qua e là affiorano soluzioni melodiche che riaggiornano il panorama pop punk, ma senza mai cadere nella trappola del miele a buon mercato. Sei brani in tutto, i cui primi cinque spiccano per piacevolezza. Merita una menzione speciale la bellissima voce di Mike, il quale, in “Johnny Boy” - complici i cori - scala vette sopra alle quali i Barracudas piantarono una salda bandiera. Una bellissima rivelazione.
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